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Missione in Uganda, il DMSC con il professor Roberto Santoro e la sua équipe esegue 57 interventi chirurgici alla tiroide

Il dottor Roberto Santoro, da oltre un decennio, si reca periodicamente in Uganda, presso il Saint Mary’s Hospital di Lacor, con colleghi e specializzandi dell’ateneo fiorentino per condurre un campus chirurgico focalizzato sulla tiroide.

Missione in Uganda, il DMSC con il professor Roberto Santoro e la sua équipe esegue 57 interventi chirurgici alla tiroide

Il dottor Santoro, nell’ambito del progetto Erasmus KA 107 e dell’accordo di collaborazione culturale e scientifica con l’Università di Gulu, ha trascorso di recente diverse settimane in Uganda e ha potuto sottoporre a screening diverse decine e decine di pazienti e ha effettuato con la sua équipe 57 operazioni chirurgiche.

Le operazioni condotte sono state, perlopiù, quelle della tiroidectomia totale e della lobectomia della tiroide, a seconda dei casi. Nella prima evenienza si tratta della rimozione chirurgica di tutta la ghiandola tiroidea e si effettua nei casi di cancro della tiroide, dell’ingrossamento non canceroso della tiroide (il cosiddetto gozzo tiroideo) e della tiroide iperattiva.

 

Nella seconda evenienza si tratta della rimozione di uno dei due lobi tiroidei, lasciando l’altro intatto. Può essere eseguito se sono presenti noduli che causano sintomi o potrebbero essere cancerosi o per trattare un'eccessiva produzione di ormoni come quella associata all'ipertiroidismo.
Diverse le storie, particolarmente toccanti, che sono state raccontante anche sul sito ufficiale del Saint Mary’s Hospital di Lacor, come quella del signor Katereke Elinam, un cittadino proveniente dal distretto di Masindi, a circa 173 km dalla città di Gulu. L’uomo combatteva da circa 25 anni con il gozzo tiroideo e con un gonfiore molto evidente sul collo.

 

Dopo diversi anni è riuscito a raggiungere Lacor, ove vi è - per l’appunto - un centro di eccellenza per il trattamento delle patologie tiroidee e grazie all’aiuto economico dei suoi familiari è stato finalmente operato e la sua vita è tornata alla normalità.

Il gozzo tiroideo è una patologia molto diffusa in Uganda ed è causata da vari fattori, come la carenza di iodio, la malattia di Hashimoto, la malattia di Graves, i noduli tiroidei e il cancro alla tiroide. Può portare a vari problemi di salute, come difficoltà a respirare, a deglutire e a parlare, nonché affaticamento, aumento di peso e depressione.

 

Secondo il dottor Santoro, gli abitanti dell'Uganda settentrionale sono più inclini al gozzo a causa del consumo di manioca, una radice vegetale che è un alimento base comune nella regione.  Nel 1978, uno studio di P. Bourdoux e altri medici rivelò che la manioca contiene glucosidi cianogeni, che son sostanze naturali che possono produrre cianuro quando frantumate, tagliate o masticate. Il corpo umano converte il cianuro in tiocianato, che è un gozzogeno e pertanto, l'ingestione di manioca espone al rischio di avere il gozzo.
La manioca è il secondo alimento di base in Uganda ed è importante come fonte di reddito familiare e uso industriale. Alcune delle comunità che consumano molta manioca sono quelle di Lango e Alur nel nord dell'Uganda. Per inciso, la maggior parte dei pazienti curati dal dottor Santoro e dalla sua équipe provengono proprio da queste comunità.

 

Sono più di 500 gli interventi di tiroidectomia da quando il dottor Santoro ha introdotto il campo chirurgico al Lacor. Oltre ad offrire un intervento chirurgico gratuito a chi non può permetterselo, il campus chirurgico annuale ha anche rafforzato il legame tra il Lacor Hospital e l'Università di Firenze. Il team di entrambe le istituzioni lavora fianco a fianco e questo ha ispirato i medici locali ad aumentare l';interesse per la chirurgia otorinolaringoiatrica.

 

L'Università di Firenze ha inoltre firmato un Memorandum d'Intesa con l'Università di Gulu che vedrà i residenti di entrambe le parti incrociarsi per imparare gli uni dagli altri attraverso un programma di scambio.

01 Febbraio 2024

 

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